Nietzsche: “In un angolo remoto dell’universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari c’era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e più menzognero della storia del mondo: ma tutto durò soltanto un minuto. Dopo pochi respiri della natura, la stella si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire. Quando tutto sarà finito, non sarà avvenuto nulla di notevole”.

domenica 24 gennaio 2010

Leggendo l’Opera 10 Dopo la catastrofe ** di Carl Gustav Jung, ho trovato dei passi incredibilmente attuali,
Ne consiglio vivamente la lettura a chi volesse dei chiarimenti sulle condizioni spirituali e morali della nostra epoca e a quali pericoli si vanno incontro.


(il corsivo è mio)


Perché si verifichi una degenerazione morale e spirituale occorre la presenza di determinate condizioni. E' necessaria anzitutto la concentrazione di masse urbane industrializzate, e quindi occupate in un'attività univoca, recise dalle loro radici, che abbiano perduto ogni sano istinto, perfino quello dell'autoconservazione. Esso va perduto infatti nella misura in cui viene demandato alla Stato, e questo è un brutto sintomo. la delega allo Stato significa che ci si attende salvezza da ogni altro (Stato) tranne che da se stessi. Ognuno si regge all'altro con un falso senso di sicurezza, perché quando ci si regge insieme ad altri diecimila è sempre come se si fluttuasse nell'aria, con la sola differenza che non si sente più l'insicurezza della propria posizione. L'accrescersi delle attese nello stato non è un buon sintomo, perché indica che il popolo è ben avviato a trasformarsi in gregge, che attende sempre dai pastori di essere condotti in buoni pascoli. Non ci vuol molto, poi, perché la verga dei pastori si trasformi in una spranga di ferro e i pastori in lupi. E' stato penoso vedere come la Germania intera abbia tirato un sospiro di sollievo, quando uno psicopatico megalomane ha proclamato :"Mi assumo io tutta la responsabilità." Chiunque sia ancora in possesso del suo istinto di autoconservazione sa perfettamente che solo un impostore può volergli togliere la responsabilità, perché nessuno che sia sano di mente penserebbe mai di assumersi la responsabilità per l'esistenza di un altro. Chi tutto promette, nulla potrà mantenere, e chiunque abbia fatto troppe promesse va a rischio di usare mezzi ingiusti per adempiere alle sue promesse e si mette già sulla via della catastrofe.... Bisogna che il cittadino conservi il proprio istinto di autoconservazione, perché, una volta distaccato dalle radici nutritive dei propri istinti, diviene un fantoccio in balia di tutti i venti, allora non è più null’altro che un animale malato, demoralizzato e degenerato, e può ritrovare la salute solo tramite la catastrofe.

Le somiglianze Hitler-Berlusconi


La totale cecità nei confronti del proprio carattere, l’incensamento e la giustificazione autoerotici di sé stessi, la denigrazione e la terrorizzazione del prossimo, la falsificazione menzognera della realtà, il cercare di “far colpo” e di imporsi sugli altri, il bluffare e imbrogliare le carte, si trovano tutti in quell’uomo che fu diagnosticato clinicamente come isterico e che un bizzarro destino rese per dodici anni il capo politico della Germania.
La diagnosi più esatta per Hitler sarebbe stata quella di pseudologia phantastica, ossia quella forma di isteria caratterizzata dalla capacità di prestar fede alle proprie bugie. Di solito succede che simili individui abbiano per qualche tempo uno strepitoso successo e che siano perciò socialmente pericolosi.
Le sue mosse erano tutte artefatte, frutto di un cervello isterico che bada solo ad impressionare gli altri. In pubblico egli si comportava come uno che vivesse già nella sua biografia
Da queste impressioni avevo allora (1937) concluso che la catastrofe finale sarebbe dovuta essere molto più ingente e cruenta di quanto non avessi supposto fino a quel momento.

Una nazione intera si assiepava nel circo per assistere alla propria distruzione, incontrando al suo interno solo una resistenza molto ridotta e in ogni caso inefficace.

L’esplosione di istinti di massa, (che portarono alla guerra), fu sintomatica di un movimento compensatorio dell’inconscio, movimento che fu reso possibile dal fatto che la coscienza della gente si era allontanata troppo dalle leggi naturali che regolano l’esistenza umana. In seguito al processo di industrializzazione, larghi strati della popolazione si trovarono sradicati e ammassati in grossi centri urbani. Questa nuova forma di esistenza, con la psicologia di massa che ne deriva e la relativa dipendenza dei gruppi sociali dalle oscillazioni dei mercati e dei salari, produsse un tipo di individuo instabile, insicuro e suggestionabile. Dopo essersi reso conto chela sua vita dipendeva da direzioni commerciali e capitani d’industria, egli presuppose , a torto o a ragione, che costoro si lasciassero guidare soprattutto da interessi finanziari. Egli sapeva bene, che per quanto potesse lavorare, ad ogni istante poteva cadere vittima di mutamenti economici che sfuggivano completamente al suo controllo. Dunque, non v’era assolutamente nulla su cui poter fare affidamento. Inoltre il sistema di educazione morale e politica prevalente allora in Germania aveva fatto del suo meglio per permeare ogni individuo di uno spirito di ottusa obbedienza, per instillare la fiducia che ogni cosa desiderabile dovesse venire dallo Stato. Non v’è da meravigliarsi dunque che la Germania sia caduta vittima della psicologia di massa, sebbene essa non sia affatto l’unica nazione minacciata da questo pericoloso germe patogeno.
La sensazione dell’individuo di essere debole, anzi inesistente venne così compensata da desideri di potere sino ad allora sconosciuti. Fu la rivolta dei diseredati, l’insaziabile avidità dei nullatenenti.
La valanga continuò così ad avanzare e produsse il Fuhrer, che fu scelto quale strumento adatto a portare a compimento la rovina della nazione.
Hitler fu l’esponente di un “ordine nuovo” e questo è il vero motivo per cui ogni tedesco si lasciò abbindolare da lui. I tedeschi volevano ordine, ma commisero il fatale errore di eleggere a loro guida la vittima principale del disordine e dell’avidità incontrollata. Egli costituiva la più stupefacente incarnazione di ogni forma di inferiorità umana. (nella psicologia junghiana, la parte repressa di ogni individuo viene definita Ombra, spesso tale figura è proiettata sugli altri, i nemici, o anche l’uomo nero, Obama, per il popolo americano, potrebbe ben rappresentare questa figura).
Nell’’inferiorità psichica trova origine la psicologia del prestigio propria dell’isterico, ossia il voler “far colpo”, l’esibire i propri meriti e il ribadirli con insistenza, la mai saziata brama di riconoscimenti, di ammirazione e di conferme, il bisogno di essere amato. Da questa insicurezza nascono anche la millanteria, la presunzione, l’arroganza, la sfrontatezza.


Fatti di storia contemporanea

All’individuo vengono sempre più sottratte le decisioni morali e la possibilità di decidere la condotta della sua vita, ma in compenso egli viene amministrato, nutrito, vestito, educato, alloggiato in adeguate unità abitative, e divertito, e per ogni cosa il metro ideale viene fornito dal benessere e dalla soddisfazione della massa.
….L’uomo ha perso la sua individualità ed è diventato un numero nella statistica di un’organizzazione. La sola parte che può ancora svolgere è quella di un’unità fungibile ed infinitesimale. (Nel recente discorso di Papa Benedetto XVI nella Repubblica Ceca dice anche: "Nell'attuale società - infatti - tante forme di povertà nascono dall'isolamento, dal non essere amati, dal rifiuto di Dio e da un'originaria tragica chiusura dell'uomo che pensa di poter bastare a se stesso, oppure di essere solo un fatto insignificante e passeggero).
A tale punto sembra ridicolo parlare ancora del valore e del significato dell’individuo, anzi non si riesce più nemmeno ad immaginare come mai si sia potuto assegnare tanta dignità alla singola vita umana, quando la verità del contrario è tanto palese.
(l’accanimento terapeutico, come ogni fanatismo mostra un dubbio nascosto, in questo caso, non si vuole ammettere che la vita umana abbia perso valore, come il valore di una banconota dipende dal numero delle stesse in circolazione, allo stesso modo dipende il valore dell’uomo).
Come c’è da aspettarsi, ogni movimento di massa si pone su un piano inclinato, rappresentato dal grande numero: dove si è in molti ci si sente sicuri, ciò che è creduto da molti deve essere vero, ciò che è voluto da molti deve essere desiderabile, anzi necessario e quindi buono, ma più bello di tutti è scivolare dolcemente nel paese dei bambini, nell’assenza di responsabilità e preoccupazioni, tanto c’è qualcuno lassù che provvede. ma l’infantile stato di sogno dell’uomo massa è a tal punto fuori dalla realtà, che egli non si domanda mai chi provvederà a pagare questo paradiso. (In questo modo si è precipitati tutti verso falsi ideali, la sovversione dei valori, siamo tutti irrequieti, vogliamo sempre qualcosa, siamo posseduti dalle idee più pazze, è il sano di mente ad essere emarginato, colui che riesce a pensare e distinguersi dal gruppo ipnotizzato)

Se preso dal sentimento schiacciante della sua piccolezza e futilità, il singolo perde il senso della sua vita, che non si esaurisce affatto nel concetto del pubblico benessere e dell’accresciuto livello di vita, egli si trova già sulla via della schiavitù di Stato, senza che lo sappia né lo voglia, ne prepara l’attuazione.
…. La decisione morale del singolo non importa più. Ma soltanto il cieco movimento della massa istupidita; la menzogna è divenuta il principio effettivo di ogni azione politica.

Per liberare da ogni salutare limitazione la finzione del potare assoluto dello Stato, ossia l’arbitrio dei capi che manipolano lo Stato, tutte le iniziative sociali e politiche che mirano a tale scopo fanno dei grandi sforzi per scalzare le religioni. (Si veda il caso Boffo)


Il futuro dell’umanità non sarà deciso dalla minaccia di animali selvaggi, da catastrofi naturali o da epidemie mondiali, ma dall’uomo. Basterebbe un turbamento quasi impercettibile dell’equilibrio mentale di alcuni capi per tuffare il mondo nel sangue nel fuoco e nella radioattività.
Non che l’uomo moderno sia più malvagio o cattivo di quello primitivo, solo possiede mezzi incomparabilmente più potenti per affermare la propria cattiveria. Se la scienza ha fatto incredibili passi avanti, la sua costituzione morale è rimasta arretrata. Questo è il grande problema del giorno.

Mentre da tempi immemorabili la natura è sempre stata animata, ora è inanimata e priva di déì. Un semplice atto illuministico è bastato a eliminare gli spiriti della natura, ma non i fattori psichici corrispondenti, come la suggestionabilità, la mancanza di senso critico, il timore, la propensione alle superstizione e ai pregiudizi, in breve tutte quelle caratteristiche che rendono possibile la possessione…. Sì credeva di aver fatto piazza pulita di tutti i fantasmi, quando venne fuori che gli spettri si aggiravano, invece che nei ripostigli o tra vecchie rovine, nelle teste degli europei in apparenza normali. Si imposero idee tiranniche, ossessive, entusiastiche e gli uomini intrapresero a credere alla cose più assurde, proprio come fanno gli ossessi. (Si veda con quanta facilità si è diffuso il panico generalizzato, con l’influenza aviaria e suina, allo stesso modo potrebbe diffondersi qualunque altra idea paranoica, che spingerebbe a sterminare le popolazioni vicine).
Le vicende di cui ora siamo stati testimoni in Germania non sono altro che il primo sfogo di un’alienazione mentale generalizzata, un’irruzione dell’inconscio sulla scena di quello che pareva un mondo passabilmente ordinato. Un popolo intero, insieme a milioni e milioni di cittadini di altre nazioni, è stato trascinato nella sanguinosa pazzia di una guerra di sterminio. Nessuno si rese conto di come successe, e meno di tutti i tedeschi, i quali, come pecore ipnotizzate, si lasciarono condurre al macello dal loro capo psicopatico.

In passato gli uomini erano brutali, adesso sono disumanizzati e posseduti dai demoni (complessi psichici) in una misura oscura persino al più oscuro Medioevo.
Nell’anno 1918 ha potuto iniziare l’epoca dei bagni di sangue totali, della totale demonizzazione (terroristi o talebani come esercito del male, in Italia, abbiamo la sinistra del male di Brunetta) e disumanizzazione. Dai tempi delle Crociate non si erano più vedute simili epidemie psichiche, soprattutto non se ne erano vedute su scala nazionale. (Con la globalizzazione ora potremo vederle su scala mondiale) In Europa sono state introdotte persino le camere di tortura, quale strabiliante conquista dei tempi moderni!

Il lato più pericoloso è rappresentato dagli immensi assembramenti di massa, manipolati da un numero piuttosto ristretto di teste. Già si delineano promettenti questi immensi blocchi continentali che, in nome soltanto di pace e di difesa, preparano le catastrofi future.

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